Architetture in marmo parte 2: i mille volti della pietra naturale
Dopo aver studiato alcune affascinanti opere architettoniche spostandoci dalla Cina a New York, viaggiamo ora dalla Polonia ad Abu Dhabi, dall’Olanda a Zurigo, per scoprire nuove architetture in marmo che – ancora una volta – ci hanno meravigliato e stupito grazie ad un sapiente utilizzo delle pietre naturali e della maestria umana.
POLISH HISTORY MUSEUM – Varsavia, Polonia
Nato sul sito dell’ex Cittadella di Varsavia, il Museo si presenta ora rinnovato grazie alla collaborazione con lo studio di design WXCA, che ha progettato un layout che richiamasse la disposizione delle vecchie caserme presenti nel sito e che si collegasse e al contempo esaltasse il parco circostante, per creare un nuovo e unico polo culturale che rientra di diritto tra le più interessanti architetture in marmo del tempo presente.
L’edificio che ospita il Museo di Storia si presenta rivestito con diversi strati di marmo, scelti per creare uno “spaccato archeologico” che fa riferimento alle diverse epoche della storia polacca. Ogni lastra di marmo, inoltre, è diversa e unica, racchiudendo eventi eccezionali e individuali proprio come la storia stessa.
Anche gli interni si presentano in marmo, addolciti dalla calda presenza del legno, dell’ottone bronzato lucido e da elementi in acciaio anticato.
BAPS HINDU MANDIR – Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti
Simbolo del legame duraturo tra India ed Emirati Arabi Uniti, il Baps Hindu Mandir di Abu Dhabi si presenta come un vero gioiello tra le architetture in marmo ed è il primo tempio tradizionale indù del Medio Oriente, realizzato con pietra naturale e utilizzando tecniche tradizionali indiane.
I blocchi di pietra ad incastro di arenaria rossa e marmo italiano sono stati scolpiti a mano da oltre 2.000 artigiani nel Rajasthan e nel Gujarat e assemblati in loco negli Emirati Arabi Uniti, oltre 20.000 tonnellate di pietra giustapposte senza l’utilizzo di acciaio rinforzato o cemento.
Il tempio è riccamente decorato: presenta, infatti, oltre 400 pilastri scolpiti in marmo bianco, ciascuno con un tema e un disegno differente. Le incisioni raffigurano flora e fauna, alternate a processioni cerimoniali e a illustrazioni delle fasi lunari e delle stelle, e sono presenti anche negli interni, nelle mensole e nelle cupole della costruzione.
UBS HEADQUARTERS – Zurigo, Svizzera
La società di servizi finanziari UBS si è affidata allo studio di architettura EM2N per ristrutturare la sua sede storica al numero 45 di Bahnhofstrasse nel centro di Zurigo e creare una tra le nuove architetture in marmo, una struttura contemporanea dall’estetica elegante.
Grazie al mix sapiente di marmo e verde, al recupero dell’architettura già esistente e della sua storicità, alla valorizzazione della suggestiva facciata e delle imponenti sale storiche, UBS rende chiare le sue origini, anticipando allo stesso tempo il suo promettente futuro.
L’intero edificio è stato progettato e costruito attorno alla pavimentazione in pietra e al lucernario in vetro del münzhof, scegliendo un insieme di materiali (marmo, vetro, alluminio) perfettamente in armonia tra loro: un contrasto tra vecchio e nuovo, tra luci e ombre, tra geometrie e curve.
PALEIS HET LOO – Apeldoorn, Paesi Bassi
Ultima tra le architetture in marmo che vi presentiamo oggi, Paleis Het Loo venne originariamente costruito nel 1686 come palazzo di caccia reale per il Re Guglielmo III e la Regina Maria; oggi è un museo che espone mobili, oggetti e dipinti originali della Casa d’Orange-Nassau.
KAAN Architecten ha realizzato per questa struttura un’ambiziosa trasformazione: più di 5.000 mq di nuove sale e spazi sotterranei, per preservare la veduta esterna originale del palazzo, rimasta invariata per quasi 350 anni.
I materiali e le finiture del nuovo edificio sono eleganti e sobrie: un’armonia di legno di noce, marmo con superfici sabbiate, levigate e lucidate alternate a tessuti opulenti con fili metallici, un richiamo ai giardini e alle sale ornate del palazzo originale.
Quale tra queste architetture in marmo è la tua preferita? Lascia un commento e facci sapere se questo articolo ti è piaciuto.
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