Come proteggere il marmo? I trattamenti per prevenire macchie e usura nelle pietre naturali.
Marmi, graniti, quarziti sono materiali con caratteristiche differenti e, di conseguenza, richiedono lavorazioni e trattamenti diversi. Noi di Marmo Elite abbiamo alcuni consigli su come trattare e proteggere al meglio il marmo, sia esso utilizzato all’esterno oppure per impreziosire i vostri interni.
Il marmo è una roccia metamorfica, porosa, composta in prevalenza da carbonato di calcio, pertanto è sensibile alle macchie e soprattutto agli acidi, che tende ad assorbire con facilità. Per questo, nonostante sia una pietra estremamente resistente, è necessario trattare la superficie del marmo per proteggerlo, a seconda dell’utilizzo che ne viene fatto.
Come prima cosa, ricordiamo che è sempre bene evitare qualsiasi tipo di prodotto detergente aggressivo (come candeggina o detergenti abrasivi) poiché il rischio è quello di intaccare la brillantezza della superficie, andando a spegnere la lucentezza della pietra.
Nel caso di utilizzi negli interni, i principali pericoli sono quelli di macchiare il marmo con sostanze come il vino o il caffè, oppure di rovinarlo con gocce di sostanze molto acide come il limone, o ancora di veder comparire macchie in corrispondenza di zone umide che restano spesso bagnate. Per questo motivo in Marmo Elite consigliamo sempre, oltre alla pulizia ordinaria, di trattare i materiali lavorati con dei prodotti idrorepellenti e antimacchia. Questi trattamenti possono essere neutri, ossia non vanno a modificare il colore naturale della pietra su cui sono applicati, oppure possono essere tonalizzanti, in quanto accentuano il colore del materiale (questi ultimi spesso vengono utilizzati in abbinamento a finiture opache). Un’altra categoria è quella dei prodotti che, oltre a proteggere il materiale, conferiscono un “effetto bagnato” allo stesso.
La modalità di realizzazione dei trattamenti è molto semplice: si tratta di sostanze liquide che devono essere stese con un rullo, un pennello o uno straccio, a seconda anche della dimensione della superficie trattata. È vivamente consigliato ripetere il trattamento sul marmo già installato almeno una volta all’anno, specialmente se il materiale lapideo è usato in aree di particolare usura, come ad esempio top di cucine o tavoli da pranzo.
Se passiamo all’utilizzo del marmo all’esterno, la minaccia maggiore è data dalle infiltrazioni d’acqua, soprattutto in luoghi dal clima freddo. Quando l’acqua penetra all’interno della pietra e successivamente si ghiaccia, crea una pressione interna che può portare alla disgregazione del materiale. Anche la presenza di sali disciolti nell’acqua può recare danni strutturali al materiale o la comparsa di incrostazioni bianche. Per questi motivi i marmi per esterno vanno trattati con un prodotto idrorepellente che penetra nel materiale consolidando la superficie.
È consigliato inoltre, prima della posa, applicare sul retro del materiale un protettivo cosiddetto antirisalita, che impedisce appunto la risalita di eventuali impurità (quali sali, sostanze ferrose, ecc.) dal massetto verso la superficie, evitando così la formazione di macchie e aloni.
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